La Regola del Birillo ! Per il secondo appuntamento stagionale, la Fai Sport ritrova le classiche zone industriali costellate di birilli e penalità.
Contrariamente alle aspettative le classifiche però non hanno subito grandi scossoni dai penalty, con solo Martina Michielin costretta a scalare a ritroso la classifica proprio nella finale. A destare più controversie invece è stata la conformità del tracciato, non perfettamente in linea con lo standard qualitativo della Fai Sport, con varianti e curvoni delimitati da birilli che naturalmente non assegnavano penalità ma rendevano il tracciato di difficile interpretazione. Cinquanta vetture sono comunque scese in lizza per l'assegnazione dei punteggi, con i cronometri che ancora una volta hanno regalato emozioni.
Nella categoria A, la prima lieta lotta tra Marcon e Trolio, durata tutta la giornata e finita ancora una volta sul filo dei decimi. E' il turno del trevigiano, che incredulo firma la categoria all'ultimo giro con un parziale record che gli permette di sopravanzare il padovano di 36 millesimi. Al terzo posto sale Rino Balbinot, finalmente capace di arrivare ad un risultato concreto dopo le stortune dell'ultima stagione. Spunta vottre, con una Peugeot 205 non al massimo della preparazione a conquistare la quarta posizione a causa di un birillo all'ultimo giro. Carter, come Zamuner, papabili per la finale, sprecano tutto con errori che li portano a parcheggiare sopra i marciapiedi.
La categoria B abbonda di piloti veloci, capaci di infiammare il pubblico presente ai bordi della pista. Bissa il successo di Vittorio Veneto il padovano Marco Trolio, togliendo ancora di più il sorriso a uno che ride già poco di suo. Stiamo parlando di Stefano Paronuzzi, costretto al secondo posto in gara per la bellezza di 58 millesimi. Si perde nei meandri della finale Luca Gaetani, staccato di oltre 10" quando nelle manches precedenti lottova per una posizione migliore. Rompe la vettura, come nella prima gara Marco Mazzoni, conquistando un amaro 4° posto ai piedi del podio buono.
Luca Ceolin è il nome nuovo della categoria C e per la prima volta si aggiudica una gara. Il suo tabellino vede solo un 4° posto in semifinale, mentre le altre caselle segnano 1° . Battistel, approdato alla Uno Turbo in questa stagione, chiude al secondo posto, mentre la delusione regna in casa Paronuzzi con un manicotto della macchina di Alessandro che cede nel giro finale. Suo il gradino più basso del podio, con Frattin, Clio Cup, che si aggiudica la 4° posizione.
La D2 vorrebbe regalare sorprese, ma la classifica rispecchia sempre lo stesso risultato. Barberini gioca tutto il giorno nelle retrovie, tirando fuori gomme e tempi buoni solo in finale. Alle sue spalle, esente da problemi meccanici risale Marco Libera, mentre Mauro Mazzoni si deve accontentare del 3° posto, davanti all'inossidabile Eddy Artuso con la Simca. Non si qualifica per la gara buona Franco Fabbri, in crisi con la sua vettura.
Solo Luise nella D4, vista la differenza di mezzo con gli avversari che sono solo due. Barizza si diverte e si accontenta del secondo posto, mentre Peruzzi non accede alle semifinali per rottura del mezzo.
Querin, unica presenza in cat. E gioca con il crono tutto il giorno, per poi "sparare" il record del tracciato nella solitaria finale.
La Sport incontra miglior vigore con 4 vetture iscritte, ma si nota subito la difficoltà di Trentin nel far girare giusto il suo proto. Nella finale, un parcheggio azzardato sul marciapiede gli toglie la soddisfazione del posio, dove salgono l'imprendibile Lazzari seguito a debita distanza da Lorenzo Mimo e Dino Baldisser, con la Peugeot 205. Ancora buona presenza di Lady, tanto che 2 restano fuori dalla finale. Martina Michielin segna il miglior crono, ma un birillo ribalta la classifica a beneficio di Angelica Micelli, ancora una volta sul gradino più alto con la vettura di Franco Fabbri. A chiudere il podio Roberta Spernich, mentre Emilia Guarino non và oltre il 4° tempo.
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